Itinerari del Foliage

L'autunno più spettacolare in 4 Atti

NYC Fall Edition: luce d'autunno con vista skyline

NYC Fall Edition: luce d'autunno con vista skyline

New York in autunno non è solo zucche e Starbucks a tema pumpkin spice: è una città che si tinge di una tavolozza vintage di rossi, arancioni e gialli caldi. Qui il foliage trasforma i grandi polmoni verdi della città in scenari quasi fiabeschi, un vero e proprio richiamo per chi ama camminare immerso nella natura senza rinunciare al fascino urbano. Prendi il treno da Grand Central e in meno di due ore sei immerso nei paesaggi di Cold Spring o Beacon, borghi artistici nascosti dove puoi fare brunch con vista Hudson River e passeggiare tra boutique indie e foglie che sembrano dipinte a mano. Se resti in città, fai un salto a Prospect Park a Brooklyn, più selvatico e meno touristico di Central Park, dove i local vanno a correre, portano il cane e si godono tramonti da cartolina. Central Park è ovviamente iconico, ma per assaporarlo al meglio, lontano dalla folla, occorre perdersi nelle zone meno battute: la parte nord (tra The Ravine e il Conservatory Garden) regala scorci silenziosi, colori intensi e zero folla. Non perdere la High Line, la vecchia ferrovia sopraelevata riconvertita in parco urbano, perfetta per un “leaf-peeping” con vista skyline e un caffè take-away in mano. Se vuoi un’esperienza da vero local, noleggia una bici o un kayak sul lago a Harlem Meer, lontano dal caos turistico, dove il foliage si riflette nell’acqua calma e ti regala un momento di pura pace cittadina. E non perderti il New York Botanical Garden nel Bronx, dove l’arte del foliage incontra installazioni botaniche strepitose. Tra i must-do c'è sicuramente una passeggiata sotto gli aceri infuocati del The Mall e una visita al Bow Bridge ma, se vuoi viverlo da vero local, noleggia una macchina e guida lungo la Route 9, tra villaggi storici e vigne che sembrano uscite da una fiaba del New England.

Autunno a Tokyo tra momiji e ginkgo: i colori del kōyō nella capitale giapponese

Autunno a Tokyo tra momiji e ginkgo: i colori del kōyō nella capitale giapponese

Tokyo in autunno sembra rallentare, come se anche la metropoli più frenetica del mondo cedesse al fascino di qualcosa più grande: il kōyō, il foliage giapponese. Letteralmente significa “foglie rosse”, ma è molto più di un cambiamento stagionale: è un rituale collettivo, un atto di contemplazione radicato nell’estetica profonda del Giappone. L’acero si accende di cremisi, il ginkgo esplode in un oro brillante, e la città si trasforma in un haiku visivo che celebra la bellezza effimera delle cose. Un sentimento che i giapponesi chiamano mono no aware, la malinconia dolce e sottile che accompagna la caducità di ogni cosa. Anche tra i grattacieli di Shibuya e le luci al neon di Shinjuku, l’autunno viene accolto con emozione quasi cerimoniale. Tra fine ottobre e inizio dicembre, Tokyo si colora come una stampa ukiyo-e (lett. "immagine del mondo fluttuante", espressione legata alla celebrazione della bellezza effimera della vita) e i suoi parchi diventano templi sacri del foliage. Uno dei luoghi più magici per immergersi in questa atmosfera è il Giardino Rikugien, nascosto nel quartiere di Bunkyō. Costruito nel XVII secolo dallo shōgun Tokugawa Yoshiyasu, è un giardino daimyo ispirato alla poesia classica cinese, con laghi tranquilli, colline curate e sentieri che sembrano progettati per il silenzio e lo stupore. Di notte, durante il picco del kōyō, il parco si illumina, regalando un’esperienza quasi surreale. Anche il Parco di Hibiya racconta il legame profondo tra uomo e natura. Qui cresce un ginkgo monumentale che rischiò di essere abbattuto nel 1903, ma fu salvato grazie al gesto temerario dell’architetto che ne progettò il parco. Oggi quell’albero è leggenda urbana, simbolo di resilienza e amore per il verde.

Ma il kōyō non ha confini: i giardini Hamarikyu, con i loro padiglioni da tè e le maree che lambiscono i sentieri, offrono scorci da pittura. Il Koishikawa Kōrakuen, uno dei più antichi giardini di Tokyo, unisce estetica cinese e giapponese in un trionfo di colori d’autunno. Il Parco di Ueno, celebre per i ciliegi primaverili, in questa stagione si veste d’oro e rosso; mentre nel Parco Yoyogi, vicino al santuario Meiji, si respira un’aria spirituale, tra foglie cadute e sentieri che invitano alla meditazione.

L’autunno da fiaba della Foresta Nera: il cuore magico della Germania

L’autunno da fiaba della Foresta Nera: il cuore magico della Germania

La foresta nella quale Hänsel e Gretel si persero, quella che Cappuccetto Rosso attraversò per raggiungere la casa della nonna, non è solo frutto di immaginazione: esiste davvero. Questo incanto verde si estende nel cuore della Germania, nella regione del Baden-Württemberg, incorniciata tra la valle del Reno, Karlsruhe, Stoccarda e la valle del Neckar. Ma è proprio qui, in autunno, che la Foresta Nera si trasforma nel più straordinario palcoscenico naturale, un trionfo di colori caldi e atmosfere da fiaba. La Foresta Nera (Schwarzwald) è una terra di contrasti perfetti: fitte conifere scure si intrecciano con i castagni dorati, mentre le cascate, i villaggi in pietra e i castelli raccontano storie antiche. Tra i boschi più incantati dove lasciarsi rapire dal foliage ci sono quelli intorno a Friburgo in Brisgovia, città vivace e accogliente, e quelli tra Neuenbürg e Pforzheim, a metà strada tra Karlsruhe e Stoccarda. Nel cuore di questa natura selvaggia, emblema di un’intera regione, si trova l’orologio a cucù più grande del mondo: un monumento di legno alto 3,60 metri, largo 3,10, che incarna l’anima artigiana della Foresta Nera. Poco distante, la città di Triberg ospita le sue celebri cascate, che con i loro 163 metri di dislivello e sette salti d’acqua su rocce granitiche sembrano danzare tra i colori infuocati dell’autunno. Il percorso che conduce alle cascate è accessibile e disseminato di punti panoramici che regalano scorci indimenticabili. Ma la Foresta Nera non è solo natura. Il maestoso Castello di Hohenzollern, arroccato sul colle omonimo, è una dimora incantata che si dice abbia ispirato Walt Disney per il suo iconico logo. Da quassù, tra torri e merli, si domina uno spettacolo senza eguali: il mare di alberi colorati che si estende fino alle lontane Alpi Sveve e, nelle giornate limpide, fino alle vette svizzere. In ogni angolo della Schwarzwald, il foliage non è solo uno spettacolo cromatico: è un viaggio nei sensi, un incontro con il mistero della natura e delle leggende che rendono questa foresta il cuore pulsante di una fiaba che continua a vivere.

Alsazia: tra vigneti e borghi incantati

Alsazia: tra vigneti e borghi incantati

L’Alsazia, regione incastonata tra il fiume Reno e le montagne dei Vosgi, è un luogo dove storia, cultura e natura si fondono. Terra di vigneti ordinati, villaggi fiabeschi e castelli incastonati tra le colline, l’Alsazia regala uno spettacolo mozzafiato quando le foglie cambiano veste, tingendo le viti di rosso, oro e ambra. Qui, ogni borgo sembra uscito da un libro di fiabe, tra case a graticcio dai tetti spioventi e stradine acciottolate che si snodano tra campi dorati. Il paesaggio è punteggiato di cittadine famose come Colmar e Ribeauvillé, dove il passato medievale si respira ad ogni angolo e le atmosfere autunnali trasformano le piazze in scenari da cartolina. Nei vigneti della Route des Vins d’Alsace, le foglie degli immensi filari di vite si infiammano. L’autunno qui è un rito che celebra il raccolto e il vino nuovo, mentre le feste locali animano le strade con profumi di zucca, cannella e castagne arrosto. Non lontano, il Parco Naturale Regionale dei Ballons des Vosges si riveste di tonalità calde e avvolgenti, con faggi, querce e aceri che si scambiano la corona del foliage più bello. I sentieri tra le montagne invitano a lunghe passeggiate, dove il silenzio è rotto solo dal fruscio delle foglie e dal canto degli uccelli migratori. In autunno, l’Alsazia non è solo una meta per gli amanti della natura, ma un’esperienza culturale completa: i mercatini di Natale iniziano a prendere vita, anticipando la magia invernale, mentre le cantine aprono le porte per degustazioni di vini aromatici e delizie locali come la tarte flambée. È un viaggio che risveglia i sensi, tra colori intensi, sapori autentici e un patrimonio storico che rende l’Alsazia un angolo unico d’Europa.

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